Firenze - Chiesa di Santa Trinità


  Controfacciata romanica  - sopra la facciata a cui lavorarono su commissione medicea in tempo di controriforma  il Buontalenti nel(1593-1594), e lo sculture di Giovanni Caccini.



Pucci lorenzo de Medici Sassetti
Miracolo del fanciullo resuscitato L'ultimo personaggio a destra che guarda lo spettatore è un ritratto di D.Ghirlandaio
Pala d'altare della cappella Sassetti Adorazione dei Pastori D.Ghirlandaio il pastore che indica il bambino si dice che sia il suo autoritratto






L'opera deriva da modelli di Filippo Lippi (come l'Adorazione del Bambino di Camaldoli) ma mostra anche i chiari i segni dell'influenza della pittura fiamminga su quella fiorentina, dopo lo studio e la graduale assimilazione del Trittico Portinari, la grande tavola fiamminga dell'Adorazione del Bambino, opera di Hugo van der Goes portata a Firenze nel 1483 dalla famiglia Portinari per la chiesa di Sant'Egidio, che arrivò come una meteora fulgida nella scena artistica fiorentina, influenzando profondamente i pittori rinascimentali che cercarono di comprenderne le diversità e carpirne i segreti soprattutto nella resa della luce e nel naturalismo lenticolare.
Tipicamente fiamminga è infatti l'attenzione al dettaglio, dove ogni oggetto ha un preciso ruolo simbolico, e l'uso della prospettiva aerea, con il paesaggio che sfuma in lontananza nella foschia verso una minuta rappresentazione di colline e città. La pala è affiancata dagli affreschi dei due committenti inginocchiati, che si uniscono così alla sacra adorazione, formando così una specie di trittico a tecnica mista.






Il Monumento a Benozzo Federighii uno dei capolavori di Luca della Robbia tutt'intorno si trova una fascia in terracotta policroma invetriata di elementi floreali.