Chiesa di San Pier Scheraggio

Chiesa di San Pier Scheraggio

Vista dalla loggia dei Lanzi com'era

Era un'importante chiesa della Firenze medioevale, prioria di uno dei sestieri cittadini, che fu in larga parte distrutta nel 1560 quando furono realizzati gli Uffizi per opera di Giorgio Vasari.
Su via della Ninna sono ancora visibili i resti della chiesa (soprattutto le colonne della navata e alcuni archi) ed all'interno degli Uffizi (dietro alla ex-biglietteria) esiste ancora una navata della medesima, usata per occasioni speciali ed esibizioni temporanee.

Il nome della chiesa deriva dal fossato di schiaraggio che correva lungo la prima cinta muraria. Consacrata nel 1068, l'importante chiesa romanica non servì soltanto per le funzioni religiose, ma anche per le riunioni dei Consigli del Comune prima della costruzione del Palazzo dei Priori (il palazzo della Signoria o Palazzo Vecchio). Qui parlarono Dante e Boccaccio, in particolare dal famoso pulpito che oggi si trova nella chiesa di San Leonardo in Arcetri.
La chiesa, a tre navate, era affrescata all'interno, cosa piuttosto singolare per un edificio romanico, con una famosa Madonna con il Bambino di Cimabue. La dolcezza della Madonna, che sembrava tenere il figlio per farlo addormentare, le valse il soprannome di Madonna della ninna nanna, dal quale derivò il nome ancora in uso di via della Ninna. Già nel 1298, con la costruzione di Palazzo Vecchio (all'epoca Palazzo dei Priori), la chiesa era stata rimpicciolita demolendo proprio la cappella della Madonna di Cimabue.
Nonostante il passato così illustre, fu vittima ancora di trasformazioni e distruzioni, prima nel 1410, per l'allargamento della via della Ninna, quando la chiesa perse la navata nord e poi nel 1560, quando fu inglobata nel palazzo delle Magistrature o degli Uffizi. In quel occasione perse anche il campanile, la canonica ed il piccolo cimitero. Cessò di essere officiata nel 1782.
Una targa posta sulla parete esterna recita: Avanzi e vestigia / Della chiesa di San Piero a Scheraggio / Che dava nome ad uno dei sesti della città / E fra le cui mura nei consigli del popolo / Sonò la voce di Dante.


all'interno della chiesa inglobata oggi negli Uffizi sono esposti

Il Ciclo degli uomini e donne illustri è un'opera ad affresco di Andrea del Castagno dipinta per villa Carducci di Legnaia per il gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci tra il 1448 e il 1451, ed è oggi divisa tra la Galleria degli Uffizi (affreschi staccati dei pannelli degli uomini e donne illustri) e la villa stessa, dove restano l'impostazione architettonica generale e una Madonna col Bambino sotto una tenda a padiglione retta da angeli, accanto ai quali figurano un Adamo ed Eva.
Gli affreschi staccati, riportati su tela e poi su gesso, misurano in media 250x150 cm.